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La tradizione dell’estate: la salsa di pomodoro

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Estate vuol dire ”Facciamo la salsa”!

Ebbene sì, anche quest’anno è arrivato il fatidico momento della conserva di salsa e pomodori pelati

Una tradizione che non teme neppure le temperature roventi. Alla salsa non si comanda e allora…tutti al lavoro!

Le conserve estive in Sicilia sono da sempre un momento di aggregazione e di condivisione con la famiglia

Ecco le fasi di lavoro:

La preparazione della salsa di pomodoro impegna parecchio tempo; durante l’inverno si raccolgono i vasetti e le bottiglie, si acquistano i tappi e si fa posto in dispensa e in cantina. Ogni membro della famiglia ha il suo ruolo e il suo compito preciso che si ripete di anno in anno: c’è chi lava i pomodori, chi li taglia e chi seleziona contenitori e i relativi tappi.

Un ruolo decisivo lo detiene chi si occuperà del passatutto e di tappatrici e pentoloni.

Le bocce e le bottiglie una volta chiuse vanno avvolte in carta da giornale o vecchi stracci e disposte una accanto all’altra in più strati fino a giungere l’orlo del fusto e riempirlo d’acqua. Ora bisogna solo aspettare: il bollore, la cottura e il riposo per tutta la notte dei preziosi vasi nell’acqua che man mano va freddandosi.

Insieme alla preparazione delle bottiglie in Sicilia c’è la tradizione delle ‘chiappe’ ovvero i pomodori secchi sotto sale e dello “strattu” un doppio concentrato di pomodoro preparato dalla salsa di pomodoro lasciata al sole per svariati giorni.

E voi quest’anno avete già preparato tutto?